Le manate erano reti utilizzate fino agli anni '30 per la pesca delle acciughe e delle sardine, soppiantate poi dall'avvento della lampara.
Ogni manata era composta da 3 reti di circa 100 metri ciascuna, alte tra i 10 e i 15 metri.
La rete veniva calata su un tragitto lineare, retta in superficie da opportuni galleggianti di sughero e distesa da piombi all'estremità inferiore. La rete doveva essere sorvegliata continuamente, per evitare che toccasse il fondo spinta dalla corrente o venisse presa di mira dai delfini, attirati dai pesci rimasti intrappolati e quindi facile preda.
La rete veniva calata e issata direttamente dalle barche, a differenza della sciabica non richiedeva aiuto da terra.